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Libretto personale delle abilità e competenze motorie dell'alunno |
Ambito/i di riferimento
EDUCAZIONE FISICA: organizzazione didattica
Tempi di attuazione
1 ottobre 2000/30 giugno 2001
Ragioni della proposta
La promozione del successo formativo è oggi la principale finalità della scuola in ogni ordine e in riferimento ad ogni disciplina: la scuola dell'autonomia e delle flessibili organizzazioni didattiche mette in risalto la forte tendenza a spostare l'attenzione degli insegnanti dal "mondo interno" della propria disciplina e della propria sede di lavoro, verso le metaconoscenze e l'ambiente scolastico.
Queste due dimensioni apparentemente lontane danno invece il senso di un vero cambiamento in atto in tutto il sistema scolastico, dal "piccolo" delle "materie" con propri contenuti, obiettivi, metodi, al "grande" del "confronto" con le diverse problematiche che investono in pieno "la scuola": si pensi al disagio giovanile, all'impoverimento di aspettative nel futuro, al cronico abbassamento del livello culturale delle generazioni "figlie del QUIZ"
L'attività motoria, fisica e sportiva è immersa in questo clima di rinnovamento per le norme e le legislazioni che nell'ultimo periodo l'hanno investita, anche se, come molte altre discipline, stenta a ritrovare in ogni contesto il suo profilo strutturale e di organizzazione.
Di più: l'attività motoria, fisica e sportiva è da considerarsi naturale interfaccia tra il sistema scolastico tradizionale e il Nuovo che incalza. Disagio, educazione alla salute, legalità, intercultura, ipermedialità sembrano chiamare a gran voce una disciplina in cui la "confusa" miscela di epistemologia, punto debole e alibi per considerarla ancella della Cultura propriamente scolastica, si sta oggi rivelando un potenziale punto di forza in virtù delle tante connessioni che la natura stessa della disciplina consente.
Si riconosce il gran potenziale di trasversalità inscritto nel DNA della disciplina, la corporeità e lo sport possono diventare, infatti, la vera naturale interfaccia per lo stare bene a scuola. L'attività motoria, fisica e sportiva è perciò costretta, di fatto, a una ridefinizione sia strutturale che di organizzazione.
Questo lavoro intende approfondire quegli aspetti peculiari e caratterizzanti la disciplina individuando problemi didattici e operativi e proponendo ipotesi di soluzione
Si affronta il tema dell'organizzazione didattica interpretandolo in chiave essenzialmente didattico-metodologica: anche questo progetto, così come ogni altro nella scuola, con la finalità primaria del SUCCESSO FORMATIVO dello studente attraverso l'apprendimento di metaconoscenze e metacompetenze.
Risposta a bisogni e ai problemi didattici individuati
L'insegnamento dell'educazione fisica è riconosciuto dagli studenti come un elemento del curriculum scolastico, ma in contraddizione non è poi vissuto o percepito nella valenza formativa che gli competerebbe. Le interpretazioni su questo diffuso e generalizzato stato di cose sono per gli addetti ai lavori così conosciute da essere ormai un luogo comune, pertanto verranno in questo lavoro considerate altre caratteristiche della situazione sulle quali puntare maggiormente un'attenzione critica e propositiva.
Riteniamo utile fermare l'attenzione sui diversi fattori che condizionano negativamente la strutturazione di un'efficace azione didattica nel campo dell'educazione fisica scolastica e in particolare su quelli che riguardano l'attività motoria, fisica e sportiva nella Scuola Superiore:
· Il numero degli alunni per insegnante
· La grande variabilità dello spazio operativo in relazione a orari, condizioni meteo, sovraffollamento delle palestre
· L'assenza di una logica sequenziale dei contenuti disciplinari
· La presenza di traguardi/competenza a lungo e lunghissimo termine
· Il tempo di impegno motorio individuale
· La cronica mancanza di tempo necessario per le verifiche tradizionali (test, osservazione sistematica)
· La mancata realizzazione di una continuità didattica pluriennale
Sviluppo e potenziamento di esperienze già realizzate o in atto
Il progetto è stato già avviato in undici classi nell'anno scolastico 1999-2000.
Obiettivi
L'educazione fisica può contribuire in modo determinante al successo formativo di ognuno attraverso la formazione e il potenziamento di metacompetenze "spendibili" nei diversi ambiti disciplinari. Tale contributo può anche non essere frutto di alleanze educative pluridisciplinari molto in voga in questo periodo e invece sostanziarsi nella didattica della disciplina, ridefinendo i confini disciplinari nelle direzioni strettamente operative sia pure sulla rotta della maggiore apertura alle interconnessioni dei saperi.
Attuazione
Si prevede la strutturazione di lunghe catene sequenziali di contenuti* relativi ai diversi obiettivi individuati dai programmi ministeriali e dalle nuove normative che investono la materia attribuendo ulteriori finalità (per esempio l'educazione stradale) o che possono essere indicati dalle programmazioni dei consigli di classe. Per ciascuna breve sequenza saranno precisamente indicati i saperi suddivisi per livelli. L'acquisizione di un certo numero di saperi, individuati come unità capitalizzabili permette il passaggio dell'alunno ad un livello/colore successivo.
Sarà predisposto un libretto personale per ciascun alunno contenente i percorsi indicati dalle sequenze dei contenuti svolti, le abilità e competenze motorie acquisite o meno e le relative unità di sapere capitalizzabili.
Esiti attesi
Ipotesi di risoluzione dei seguenti problemi:
¨ Numero degli alunni per insegnante
¨ Tempo di impegno motorio individuale
¨ Cronica mancanza di tempo necessario per le verifiche
L'utilizzazione di una registrazione dei saperi e delle abilità rivolta a brevi sequenze di contenuti e in forma autovalutativa, non sottrae tempo all'aspetto pratico della lezione per le trascrizioni delle osservazioni sistematiche tradizionali; inoltre la possibilità di far collaborare per la registrazione alunni non direttamente impegnati nella lezione elimina i tempi morti aumentando considerevolmente il tempo di impegno motorio individuale; infine l'organizzazione proposta non costringe l'insegnante a organizzare delle lezioni rivolte solo alle verifiche poiché le stesse sono registrate durante il lavoro.
¨ Grande variabilità dello spazio operativo in relazione a orari, condizioni meteo, sovraffollamento delle palestre:
Organizzare e progettare utilizzando moduli definiti della durata massima di due lezioni, predisposti di contenuti e relative prove di verifica permette di adattare meglio in ogni circostanza l'attività da svolgere garantendo una maggiore flessibilità rispetto alla programmazione tradizionale o a quella per macro-moduli.
¨ Assenza di una logica sequenziale dei contenuti disciplinari
¨ Presenza di traguardi/competenza a lungo e lunghissimo termine:
In una scuola che oggi definiremmo antica e superata, la scuola della maggior parte di noi, il completamento dei programmi delle materie è stato la grande preoccupazione degli insegnanti.
Discipline ben strutturate per antica tradizione, scientifica, accademica, storica, si riconoscevano in strutture articolate e rigide, costituite da contenuti in logica sequenziale secondo criteri temporali, spaziali, gerarchici, di complessità eccetera. La rigidità esagerata confluita in una forma sterile di programmazione didattica che per sintetizzare chiamiamo qui "nozionismo" ha prodotto le nuove forme di programmazione che negli anni si sono succedute sino all'ultima quella modulare (Progetto 2002).Il pericolo del "nozionismo" non appartiene né è mai appartenuto all'educazione fisica scolastica poiché essa, come già sostenuto , ha altra natura.
Questo essere "altro" ovvero gioco, sport, relazione, sfogo, salute, competizione, confronto, socialità eccetera invece che dare spessore e sostanza ha prodotto la perdita di un'identità disciplinare scolastica che il progetto contribuisce a ridefinire. Dare un senso al processo di apprendimento motorio dell'alunno esplicitando in forma semplice e fruibile da tutti i diversi percorsi, se da un lato "sbriciola" la disciplina negli esercizi, evento negativo al pari del "nozionismo", dall'altro permette al docente di precisare meglio le proposte e le verifiche, e all'alunno di avere chiaro ciò che gli è richiesto e ciò che sta facendo, inserendolo in un processo pluriennale di abilità e competenze sempre più difficili o complesse.
¨ Mancata realizzazione di una continuità didattica pluriennale:
Ogni anno molti alunni cambiano classe e sezione, docente, indirizzo, scuola. Ogni anno ciascun insegnante deve tenere conto nella programmazione del passato. Allo stato attuale per la disciplina educazione fisica, coerentemente con le considerazioni esposte al punto precedente, è in concreto impossibile formulare una programmazione didattica anche dopo le eventuali analisi di partenza di rito, poiché gli obiettivi e le competenze in uscita della disciplina per i diversi anni non sono strutturati neanche in forma generale. Il progetto fornisce a ciascun alunno un libretto personale sul quale sono registrate le cose che ha fatto, quelle che sa fare e quelle che non sa fare: il libretto personale delle abilità e delle competenze motorie seguono l'alunno nella sua carriera diventando così un valido strumento per la realizzazione concreta della continuità didattica.
ABILITA' TRASVERSALI E METACOMPETENZE ATTESE
· Consapevolezza e coscienza di ciò che si fa e del percorso da fare e infine dei risultati.
· Aumento della motivazione al successo.
· Interesse a conoscere:
· Autocontrollo ed autovalutazione.
· Aumento della capacità d'organizzazione
SOGGETTI
Soggetti proponenti
Prof. Fabio Massari - Docente di educazione fisica
Gruppo di progetto: composizione e ruoli
Prof. Fabio Massari -, docente di educazione fisica, ideatore e coordinatore del progetto
Antonelli Augusta, docente di educazione fisica,
Soggetti coinvolti
Interni
Prof. Fabio Massari -, docente di educazione fisica, ideatore e coordinatore del progetto
Professa. Antonelli Augusta, docente di educazione fisica
Docente di informatica del Consiglio di Classe
Docente di disegno e grafica del Consiglio di Classe
Docente di italiano del Consiglio di classe
Tempi di realizzazione
40 ore
Utilizzazione delle risorse (materiali e umane)
Docenti di educazione fisica Proff.ri Massari Fabio e Antonelli Augusta
Collaborazioni con i docenti dei diversi consigli di Classe per la strutturazione di tabulati, tabelloni riassuntivi, elaborazioni statistiche dei risultati tabulati.
Utilizzo della fotocopiatrice per la stampa dei tabulati e dei libretti dello studente.
Utilizzo dei computer
VERIFICA-VALUTAZIONE (modalità, criteri, strumenti)
Processi attivati
· Consapevolezza e coscienza di ciò che si fa e del percorso da fare e infine dei risultati;
· Aumento della motivazione al successo.
· Interesse a conoscere:
· Autocontrollo ed autovalutazione.
· Aumento della capacità di organizzazione
I criteri per la verifica saranno:
· Il confronto orizzontale tra classi aderenti al progetto e tradizionali.
· Il confronto verticale analizzando gli anni precedenti delle classi impegnate.
· La somministrazione di un questionario iniziale e di verifica finale
Gli indicatori di verifica saranno:
· Numero dei partecipanti alle lezioni.
· Andamento del profitto personale.
· Andamento del profitto della classe.
· Andamento del profitto degli alunni in situazione d'eccellenza.
· Andamento del profitto degli alunni in condizioni di svantaggio.
· Andamento della partecipazione degli alunni in situazione d'eccellenza.
· Andamento della partecipazione degli alunni in condizioni di svantaggio.
· Il grado di soddisfazione personale dell'alunno.
DOCUMENTAZIONE E DIFFUSIONE DELL'ESPERIENZA
Produzione di materiali
Creazione del libretto personale dello studente da consegnare alla fine dell'anno scolastico
Creazione di Tabelloni riassuntivi sui programmi svolti
Creazione di quadri sinottici della classe relativi alle conoscenze e/o competenze acquisite
Canali di diffusione
Consigli di classe
Collegio dei docenti
Incontri scuola-famiglia
Incontri con docenti di altre scuole eventualmente interessati al progetto per il prossimo anno scolastico
INIZIATIVE DI FORMAZIONE A SOSTEGNO DEL PERCORSO SPERIMENTALE
N.° 3 Incontri tra i docenti del gruppo di progetto per definire problematiche, temi, verifiche e quanto altro necessario a sostegno del progetto stesso.