IL GRUPPO DI SUPPORTO
Progetto inerente al riequilibrio in itinere e ad interventi contro la dispersione scolastica 
a cura di Maria Gabriella de Judicibus

ORGANIGRAMMA

Introduzione

Organizzazione didattica

Organizzazione pragmatica

Sperimentazione iniziale

Questionario da somministrare ai ragazzi che abbiano deciso di ritirarsi

Questionario da somministrare a tutti i ragazzi per interventi di recupero precoce

Integrazioni al progetto

Progetto integrato tra scuola e SSIS Puglia

Tirocinio: fase operativo progettuale

Bilancio anno 2002/2003

Scheda dell'intervento

Oggetti didattici

 


INTRODUZIONE
In seguito all' innalzamento dell'obbligo scolastico attualmente sono presenti nelle prime classi del nostro Istituto, situazioni ad elevato rischio di dispersione dovute all'immissione massiccia e forzata di ragazzi che spesso decisamente "contrari" ad un ulteriore periodo di permanenza nella struttura scolastica, scelgono il professionale perché ritengono erroneamente che si tratti di una scuola "facile", forse in seguito ad una pregressa e oramai ampiamente superata prevalenza, in tali istituti, di attività pratiche rispetto a discipline di tipo speculativo che, comunque, alle attività di operatività applicata, sono state sempre di necessario supporto.
Detto questo,si avverte la necessità prioritaria di una didattica modulare che consenta di gestire la complessità attraverso le occasioni di integrazione dei curricoli che l'autonomia consente e promuove.
E' necessario pertanto:
A- individuare , in fase di accoglienza, gli alunni che manifestino con atteggiamenti e comportamenti fortemente irregolari o provocatori,una situazione di disagio non eventualmente segnalata dalla scuola di provenienza o dalla famiglia 
B- recuperare precocemente motivazione,interesse ed abilità di base per quei ragazzi che gia in sede di accoglienza dimostrino gravi carenze al riguardo 
C- individuare attitudini ed emergenze positive che consentano di stabilire su quali punti di forza il curricolo dell'allievo possa puntare al fine di gratificarne le prestazioni evitando la demotivazione e la conseguente caduta d'interesse.
E' opportuno che la scuola si doti di un gruppo di supporto,una specie di consiglio di classe formato da docenti altamente qualificati nel proprio ambito disciplinare e in ambito psicopedagogico che possano "studiare" le emergenze (sia quelle negative che quelle positive, intese nel senso di eccellenze) approntando dei moduli specifici da utilizzare fino al verificarsi dei primi risultati positivi,tenendo conto che l'obiettivo finale dell'intero processo è sempre quello di un concreto e positivo "inserimento"dell'allievo nell'ambito dell'Istituto, nell'ottica dell'autorientamento e dell'incremento dell'autostima.
Naturalmente per i ragazzi in situazione di grave disagio psicologico e comportamentale non segnalati come tali nè dalla scuola di provenienza nè dalla famiglia,si riterrà opportuno convocare i genitori onde procedere tempestivamente su due fronti:quello del disagio psicologico e della rimozione delle sue cause attraverso l'ausilio del personale specializzato al riguardo e quello del recupero della motivazione,dell'interesse e delle abilità inerenti allo specifico scolastico attraverso l'ausilio del gruppo disciplinare di supporto.
L'individualizzazione delle procedure consente di salvare i traguardi,non solo relativamente agli standards minimi che nell'ambito di ogni disciplina il ragazzo deve raggiungere ma anche per quanto concerne la utilizzazione e la giusta valorizzazione delle risorse emergenti,le cosiddette "eccellenze" affinché la scuola assolva in modo completo al proprio ruolo formativo.
Per quanto riguarda le emergenze negative, è necessario agire con tempestività, affrontando immediatamente i casi " a rischio"di quei ragazzi che presentino dei disturbi della personalità già evidenziati nel precedente ciclo di studi o intervenuti in un secondo momento e rilevati in seno alla fase dedicata all'accoglienza; tali soggetti vanno segnalati tempestivamente in seno al 1° consiglio di classe del 1°anno che si riunirà in presenza del "gruppo di supporto" o del suo coordinatore al fine di progettare percorsi personalizzati o per piccoli gruppi adottando i moduli messi a disposizione dai docenti "tutori" e stabilendo tempi e modalità di intervento. E' stato rilevato, nel corso degli anni scolastici precedenti, che i ragazzi instabili, caratteriali, iperattivi o comunque con disturbi del comportamento sociale, accentuano le proprie difficoltà nelle ultime tre ore di lezione o comunque nella seconda parte dell'ora curricolare, concentrando i propri sforzi solo per un tempo massimo di 15 minuti
La frequenza delle "uscite" dall'aula e del conseguente manifestarsi di comportamenti poco corretti nei corridoi e nei bagni da parte di questi allievi,si spiega proprio con una manifesta insofferenza alla posizione seduta o alla permanenza in aula dove,caduta l'attenzione (laddove ci sia stata sia pur nei primi dieci -quindici minuti) nei confronti delle attività collettive che richiedano comunque un certo grado di capacità e abilità ,qualsiasi richiamo o ammonimento da parte dell'insegnante diviene "costrizione" e genera sempre maggiore irritazione.
L'anno in corso, relativo all'innalzamento dell'obbligo, ha visto il nostro istituto impegnato in una lotta spesso impari alla "dispersione" di "risorse": allievi e docenti hanno "subito"l'onda d'urto di una minoranza giovanile demotivata e deprivata che ha accettato come un'imposizione il decreto relativo all'obbligo ed ha violentemente dimostrato accanto alla propria insofferenza anche i penosi segni di una "sofferenza" nascosta e spesso inconsapevole, frutto di esperienze pregresse negative e spesso devastanti.
L'istituto dovrà organizzarsi per "gestire" quella che per gli anni 1999-2000-2001 è apparsa una emergenza e che in realtà sarà prassi quotidiana.
Progetti, stages, specializzazioni e tutto ciò che può consentire alla scuola di decollare nel suo rapporto con l'esterno e con le altre istituzioni, deve poggiare sulla sicurezza di un'organizzazione interna che assicuri ai curricoli stabilità, regolarità e qualità sia nella formazione che nell'istruzione.

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L'ORGANIZZAZIONE DIDATTICA MODULARE FLESSIBILE DEL GRUPPO DI SUPPORTO (GdS)

Il gruppo di supporto dovrà dotarsi di un'organizzazione modulare flessibile parallela e complementare a quella prevista per le classi del biennio 2002 e che preveda la seguenti fasi:
1- Determinare l'estensione del curricolo (primo anno/secondo anno; biennio;q ualifica ecc.)
2- Per ogni anno: lencare argomenti, contenuti, abilità ecc.
3- Determinare i moduli costitutivi a partire dalle unità di apprendimento
4- Stabilire le competenze in uscita per ciascun modulo ed i prerequisiti in entrata
5- Collegare i moduli compatibili (in verticale per la stessa disciplina ed in orizzontale per discipline diverse)
Ovviamente ogni modulo suddiviso in unità di apprendimento prevederà per ciascuna unità:
-La descrizione operativa degli obiettivi cognitivi (Sa...Conosce ... ecc)
-La descrizione operativa dei prerequisiti
-L'indicazione degli inputs culturali, affettivi, cognitivi e dei materiali per la trattazione dell'unità di apprendimento
-Le prove oggettive per la verifica dei prerequisiti
-Una attività relativa al recupero e al consolidamento dei prerequisiti
-Una attività relativa all'eventuale rinforzo dell'appreso
-La prova di verifica con l'indicazione dei parametri valutativi
Ogni disciplina prevista nel biennio,tra quelle relative all'area comune ,dovrà produrre i moduli necessari a coprire almeno i primi due anni e cioè quelli relativi all'obbligo scolastico.
Ai moduli "generali" si aggiungeranno quelli relativi ai vari indirizzi stilati da docenti afferenti al gruppo di supporto.
Tale programmazione verrà "gestita"materialmente dai docenti del gruppo di supporto i quali daranno la propria disponibilità nelle ultime tre ore della giornata per essere coerenti con quanto precedentemente affermato circa la necessità di " staccare" dal gruppo classe i ragazzi che manifestano insofferenza specialmente verso la seconda parte della mattinata scolastica.
L'orario potrà essere organizzato in base alle compatibilità con l'orario di insegnamento nelle proprie classi,considerando che a queste ultime potrebbero essere dedicate le prime ore mentre le ore di " esonero" possono parzialmente essere impiegate(sempre su richiesta e su presentazione del proprio programma organizzato modularmente) nell'attività didattica "di supporto".
Per semplificare la organizzazione della programmazione didattica modulare di supporto (PDMS) è possibile utilizzare i moduli già programmati per le classi del progetto 2002 (Es. per le prime: Accoglienza/Comunicazione/Creatività/Uomo, territorio, ambiente) semplicemente integrando Unità Didattiche Supporto(UDS) in cui non la diversità degli obiettivi ma, la flessibilità nelle procedure, consentano una personalizzazione del processo di insegnamento/apprendimento.
Ogni UDS dedicata al recupero di un allievo "difficile", ad esempio, deve prevedere attività che abbiano a che fare con il "vissuto" personale del ragazzo, al fine di indurlo a sentirsi protagonista non solo come soggetto apprendente ma anche come oggetto d'attenzione, studio, metacognizione per giungere alla capacità di autovalutarsi e dunque riorientare positivamente ed equilibratamente se stesso, inoltre è necessario che le lezioni si svolgano anche direttamente sul territorio, consentendo al ragazzo di sentirsi integrato correttamente anche "fuori"dalla scuola imparando le norme del comportamento sociale ed apprezzando le eventuali gratificazioni sociali che ne derivano.

 

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ORGANIZZAZIONE PRAGMATICA DEL GdS

Il GdS deve incontrarsi prima della fine dell'attuale anno scolastico per definire la PDMS( Programmazione modulare di supporto) al fine di poter diventare operativo già all'inizio dell'anno scolastico. Poichè attualmente sono presenti in istituto i docenti "risorse" si potrà partire dalla loro disponibilità e competenza per poi allargare ad altri colleghi la proposta,nell'eventualità che restassero alcune aree disciplinari scoperte o alcuni dei docenti "risorsa" non volessero partecipare al GdS o non potessero perché impegnati in altro tipo di progetto.
Una volta stabilita la PDMS,ogni docente specialista della propria disciplina predisporrà almeno un campione di UDS relativo al recupero ed uno dedicato all'approfondimento per ogni modulo già esistente nella programmazione d'istituto per le classi 2002.
Ovviamente coloro che daranno la propria disponibilità a costituire il GdS saranno anche coloro che applicheranno operativamente le UdS a partire dall'anno venturo.
Si dovranno fissare luoghi, tempi e modalità di gestione delle attività afferenti al GdS, fermo restando che sarebbe opportuno dotare ogni area disciplinare di un'aula attrezzata di computer al fine di consentire ai docenti di effettuare interventi utilizzando l'informatizzazione, supporto tecnologico oramai fondamentale e polivalente.
Sarà opportuno stabilire un numero massimo di studenti per ogni docente, utilizzando tutte le risorse presenti anche in contemporanea (per questo è necessario avere spazi diversificati per ogni area disciplinare) al fine di evitare che il numero abbondante distrugga la validità del progetto che si basa proprio sulla possibilità di recuperare e/o migliorare atteggiamenti e comportamenti attraverso un rapporto più stretto tra docente e discente.
Il GdS deve già fin d'ora contattare le agenzie educative e riabilitative esistenti sul territorio al fine di sapere la disponibilità oraria, di personale, di risorse strumentali e dunque prevedere un piano d'azione che consenta di muoversi con tranquillità già a partire da settembre prossimo.

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SPERIMENTAZIONE INIZIALE: bilancio finale

Il Gruppo di Supporto si è formato inizialmente ed a titolo sperimentale con tre docenti che hanno coperto le tre aree definite dalle ricerche sulla dispersione scolastica come aree di base per qualsiasi attività cognitiva di rango superiore,ovvero:Area psico-motoria;Area linguistico-espressiva; Area logico-matematica. Si è cercato di offrire la disponibilità quotidiana o almeno bisettimanale del gruppo di supporto per ogni plesso e comunque, quest'anno, esso ha operato esclusivamente su allievi di classe prima e attraverso un rapporto UNO ad UNO, ovvero attraverso un intervento individualizzato che ha consentito al ragazzo in difficoltà di sentirsi AL CENTRO dell'attenzione di un docente che gli ha offerto la propria disponibilità e competenza.
La sperimentazione ha dimostrato come sia possibile recuperare anche comportamenti "difficili" attraverso un recupero dell'autostima derivante dalla consapevolezza di poter raggiungere obiettivi di tipo cognitivo e dunque di poter sviluppare competenze in tal senso.
Ci è stato obiettato che il ragazzo allontanato dall'aula perdeva un'ora di lezione ma ci sembra che tale problema non è sussistito visto che comunque, se il docente curricolare ha richiesto l'intervento del Gruppo di Supporto, l'alunno presentava elementi di disagio tali da garantire una non volontà di collaborare ,almeno in modo tradizionale; sicché l'intervento del docente del Gruppo di Supporto ha consentito alla classe di procedere per il proprio percorso ed al ragazzo di "tentare" di recuperare il suddetto percorso attraverso stimoli di tipo differenziato.
Il proposito dell'intervento dei docenti del Gruppo di Supporto è infatti quello di raggiungere gli stessi obiettivi formativi, cognitivi, operativi del gruppo classe,attraverso percorsi differenziati ed individualizzati di recupero precoce e didattica breve.
Fanno parte del Gruppo di Supporto tutti quei docenti risorsa che si attivano con laboratori che consentano di recuperare negli studenti delle classi prime e seconde la motivazione e la volontà di collaborare, pertanto le attività relative all'Area di Integrazione, la didattica innovativa che vede l'aggancio al territorio ed al vissuto, le classi aperte e gli interventi curricolari per gruppi di livello, sono necessari momenti di complementarietà nel programma relativo alla formazione dei ragazzi in età d'obbligo scolastico.
All'interno di tale programma e con funzione di coordinamento d'esso e di pubblicizzazione e trasparenza degli interventi, ha operato lo sportello informativo del Riequilibrio in itinere che per un'ora al giorno circa, ha offerto a docenti e studenti la possibilità di essere informati sulle attività presenti nella scuola, rappresentando un primo momento di raccordo tra tali attività.
Operativamente, sulla base del piano offerto dal POF redatto dal gruppo di progetto ad esso preposto, i docenti dello sportello informativo hanno "registrato" quotidianamente i colloqui tenuti con l'utenza firmando la propria presenza e riportando in breve l'esito del colloquio:ciò ha permesso il coordinamento e la documentazione della comunicazione e degli interventi effettuati.

Punti di criticità e punti di forza del progetto e della sua attuazione
Il Gruppo di Supporto, quest'anno, è stato avviato in via sperimentale, nella sede che presentava maggiore "urgenza" ovvero quella in via De Giorgi, dove è collocato il settore a maggior rischio di dispersione.
L'intervento è stato programmato in modo individualizzato, tenendo conto che i minori " a rischio" delle classi prime, necessitano di attenzione selettiva anche per un discorso di tipo affettivo e promozionale.
Sono stati selezionati docenti che presentavano disponibilità e particolare competenza nel recupero delle abilità cognitive di base per le aree logico-matematica,l inguistico-espressiva e psico-motoria.
A costo zero,sulla base della disponibilità oraria e registrando l'intervento su un apposito registro,ciascun docente coinvolto ha predisposto un piano di recupero cognitivo e motivazionale tenendo conto degli obiettivi generali già predisposti nella programmazione modulare 2002 (alla quale si rimanda per il dettaglio).
In particolare, si è contato sulle seguenti finalità formative:
-recupero della libera volontà di collaborare con l'istituzione scolastica
-recupero di un grado accettabile di autostima in ambito scolastico
-recupero di un comportamento socialmente adeguato all'ambito scolastico
-recupero delle basi cognitive necessarie per raggiungere standards di base.
Si è avvertita la bontà dell'intervento individualizzato ma nel contempo la penuria di tempi, spazi e risorse da dedicare ad esso, pertanto risulta necessario ottimizzare l'iniziativa attraverso l'incremento di attività programmate in tal senso che utilizzino maggiormente le possibilità offerte dal progetto 2002 e dalla sua flessibilità
Si dovrebbero programmare fin d'ora " Moduli Start", in grado di migliorare fin dall'inizio la produttività degli allievi per le discipline d'area comune e per orientarli o riorientarli nell'eventualità di un cambio di indirizzo
Si veda, a questo proposito l'organigramma presentato sul progetto "Biennio mirato" (a cura di A. Bernardo e M.G. de Judicibus)
Già nei consigli di classe del biennio 2002, i docenti hanno deciso di effettuare interventi di recupero individualizzato concordando con il collega con il quale effettuare la copresenza contenuti e strutture da recuperare,puntando ovviamente sulle competenze trasversali e su quelle inerenti al metodo di studio. In questo modo, senza sovraccarico orario per gli allievi,sarà possibile venire incontro alle difficoltà di base di ordine cognitivo e comportamentale individuate in fase di accoglienza e sarà possibile attuare gli interventi di recupero individuati nella fase relativa al riequilibrio in itinere.

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(questionario da somministrare ai ragazzi che abbiano deciso di ritirarsi)

ISTITUTO PROFESSIONALE " A. DE PACE " - Lecce 
Interventi contro la dispersione scolastica
Progetto Riorientamento e riequilibrio in itinere


NOME COGNOME CLASSE SEZIONE

Quando ti sei ritirato da scuola?(indica almeno il mese)

Attualmente frequenti un altro istituto?(indica quale)

Attualmente frequenti un corso professionalizzante o svolgi un'attività di apprendistato?(indica quale)

Se ti si offrisse la possibilità di tornare a scuola, lo faresti?

Indica, tra quelli elencati, i motivi che hanno causato la decisione di ritirarti:
-incomprensioni con gli insegnanti
-incomprensioni con i compagni
-mancanza di interesse per la maggior parte delle discipline
-mancanza di fiducia nelle proprie capacità
-problemi legati allo studio pomeridiano da svolgere a casa
-interesse per altre attività non presenti nel curriculum scolastico
-insofferenza per gli orari e le regole scolastiche
-altro (indica che cosa)

Se potessi recuperare il tempo perduto, per rientrare a scuola, preferiresti:

-seguire dei corsi estivi
-recuperare a Settembre,in modo intensivo
-utilizzare le ore mattutine
-utilizzare le ore pomeridiane

 

a cura di M.Gabriella de Judicibus


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(questionario da somministrare a tutti i ragazzi in ingresso per effettuare interventi di recupero precoce)

ISTITUTO PROFESSIONALE " A. DE PACE " - Lecce 
Interventi contro la dispersione scolastica
Progetto Riorientamento e riequilibrio in itinere

NOME COGNOME CLASSE SEZIONE

E' la prima volta che ti iscrivi al primo anno di un istituto superiore?

no

Se hai risposto negativamente completa la risposta indicando dove sei stato iscritto l'anno scorso e se hai frequentato fino alla fine dell'anno scolastico:

Sono stato iscritto...............................................................................
Mi sono ritirato prima della fine dell'anno scolastico
Ho frequentato tutto l'anno 

Chi ha influenzato la tua scelta scolastica attuale?

nessuno
la famiglia
gli amici
altri (specifica chi)

Sei soddisfatto della scelta effettuata?

si
no
in parte

Se non hai risposto affermativamente specifica quali sono le motivazioni del tuo disagio:

i rapporti con i compagni
i rapporti con i docenti
la mancanza di interesse per tutte le discipline scolastiche
la mancanza di interesse per alcune discipline scolastiche (indica quali)
..........................................................................................................
la mancanza di fiducia nelle proprie capacità
l'intolleranza per gli spazi chiusi e per le costrizioni in generale
la mancata integrazione nell'ambiente scolastico
interesse per altre attività non presenti nel curriculum scolastico (specificare quali)
.........................................................................................................................
problemi legati allo studio pomeridiano da svolgere a casa

altro (specificare)

Attualmente vorresti frequentare un altro istituto? (indica quale)

Vorresti frequentare un altro corso professionalizzante o svolgere un'attività di apprendistato?(indica quale)

Se ti si offrisse la possibilità di lasciare la scuola, lo faresti?

no
si, ma solo se trovassi un lavoro
si,sicuramente,tanto la scuola non serve a niente
si,potrei sempre prepararmi privatamente in seguito

 

a cura di M.Gabriella de Judicibus


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Progetto gruppo di Supporto-Integrazioni
Maria Gabriella de Judicibus

Il progetto « Gruppo di Supporto » è stato avviato nell’Istituto professionale « A. De Pace » di Lecce a partire dall’anno scolastico 2000-2001, per far fronte alle problematiche connesse con la dispersione scolastica, drammaticamente presente negli istituti professionali, in concomitanza con l’innalzamento dell’obbligo scolastico (legge 9-’99).
La scuola ospita attualmente oltre 1200 allievi suddivisi nei seguenti indirizzi:
Grafico-pubblicitario
Moda
Economico-aziendale
Turistico
Chimico-biologico.
Essendo scuola-polo nella provincia di Lecce per il “progetto 2002”, l’istituto usufruisce dell’organico funzionale che consente ai docenti di essere utilizzati per competenze specifiche relative alla progettazione, organizzazione, monitoraggio e documentazione di percorsi sperimentali miranti all’ampliamento dell’offerta educativa, all’integrazione scuola-territorio ed al successo formativo dei singoli allievi
Dallo screening che ogni anno il nucleo preposto all’accoglienza effettua sull’utenza è emerso che circa l’80% degli allievi è costituito da pendolari, residenti nei paesi della provincia di Lecce, per la maggior parte provenienti da famiglie appartenenti a ceti economici dal reddito modesto e in cui il titolo di studio in possesso dei genitori è costiuito per lo più dalla licenza media (45%) o elementare (29%).
L’80% degli allievi dell’a.s. 2000-2001 ha conseguito la licenza media con il giudizio finale di “sufficiente”, giudizio spesso accompagnato da evidenti debiti disciplinari pregressi.
Risulta inoltre la scarsa propensione per le discipline oggetto di studio ritenuto maggiormente “teorico”, la mancanza di impegno quotidiano nello studio personale a casa, una forte disistima nei confronti delle proprie capacità ed un dichiarato disimpegno per attività legate ad abilità di scrittura o di calcolo accompagnati spesso da difficoltà relazionale nei rapporti interpersonali che richiedano rispetto di ruoli, regole, compiti assegnati.
Bouchet nel celebre testo “L’individualisation de l’enseignement” (Alcan-Paris-1933) faceva notare come le leggi dell’individualità consentano a ciascun individuo di essere originale ed irripetibile seppur coerente a se stesso, in un processo di sviluppo di cui ciascuno serba in sé le chiavi.
Il “dialogo” educativo, fina dall’esempio dell’Emile di Rousseau o, prima ancora, della skolè greca e del tentare di risolvere gli enigmi esistenziali attraverso la parola (dià-logos) è un rapporto diadico che vede l’incontro confronto di due anime complementari: quella del maestro e quella del discepolo, in cui l’una ha senso nell’esistere dell’altra, costituendosi come risposta ad un bisogno, soluzione ad un problema, stimolo sempre aperto all’ottimizzarsi dell’essere.
Il docente di “supporto” è un professore che ha la pazienza, la competenza e la volontà di “porsi all’ascolto” del proprio allievo, come è consueto fare nelle famiglie facoltose dove c’è sempre un “professore” amico o parente che si sobbarca l’onere di colmare lacune, soddisfare richieste, approfondire conoscenze; i nostri allievi spesso non hanno alcun aiuto in famiglia, non appartenendo, come abbiamo visto, a famiglie non elevate né dal punto di vista della cultura scolastica né dal punto di vista economico.
La scuola offre a ciascuno di essi una preziosa risorsa, un disciplinarista con competenze pedagogiche e relazionali che conosce molto bene i segreti della propria disciplina, sa distillarla, sa trasmetterla ma soprattutto, attraverso essa, sa far rinascere nell’allievo la fiducia in se stesso e nell’istituzione scolastica e dunque la voglia di collaborare e di migliorare la qualità della propria esistenza sociale.
Il gruppo di supporto ha operato attraverso un’attenta registrazione dei risultati, avvenuta sulla base di schede di rilevazione così organizzate:
Nome e Cognome dell’allievo
Giorno e ora dell’intervento
Disciplina o area di attività interessata
Motivazione dell’intervento
Contenuti dell’intervento
Modalità dell’intervento
Risultati
Osservazioni specifiche

I risultati degli interventi individualizzati effettuati nell’a.s. 2000-2001 sono stati ampiamente positivi; molti allievi hanno registrato notevoli miglioramenti in itinere tanto da non necessitare più dell’insegnante di supporto e tutti sono migliorati nei rapporti interpersonali e con l’istituzione scolastica.
Nell’anno in corso, si è sentita la necessità di ampliare l’offerta formativa usufruendo della presenza dei tirocinanti SSIS, ovvero di futuri docenti che, per tutte le discipline, devono effettuare un periodo di tirocinio diretto a scuola.
Il progetto del gruppo di supporto è dunque stato integrato come segue: 

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IL GRUPPO DI SUPPORTO INTEGRATO/ Progetto integrato tra scuola e SSIS Puglia inerente al riequilibrio in itinere e ad interventi contro la dispersione scolastica 

a cura di Maria Gabriella de Judicibus 

INTRODUZIONE
In riferimento al progetto indicato in oggetto peraltro già inserito nel POF del nostro istituto, si avverte la necessità prioritaria di un intervento di orientamento/riorientamento che preveda accanto alla didattica modulare curricolare, l’introduzione di moduli di riallineamento, recupero e compensazione che consentano di gestire le occasioni di integrazione dei curricola formativi che l'autonomia consente e promuove. Codesto Istituto è in convenzione con la Scuola di Specializzazione Interateneo di Puglia ed accoglie i tirocinanti al fine di far loro espletare quelle attività di: (si cita da p.2 della convenzione;la sottolineatura è nostra per evidenziare l’ambito di intervento dei tirocinanti nel progetto)
• pratiche di programmazione didattica
• costruzione del curriculum nel sistema dei crediti
• osservazione di lezioni
• gestione della classe
• partecipazione all’organizzazione scolastica
• orientamento degli studenti. Studi di casi. Modi di affrontare comportamenti difficili 
• individualizzazione dell’insegnamento e del recupero
• diagnostica del disagio scolastico (rilevamento delle cause di assenze prolungate, non giustificate ecc. ecc.)

Pertanto si ritiene che i tirocinanti opportunamente coordinati dal supervisore che opera già in codesto Istituto ( la sottoscritta prof.ssa Maria Gabriella de Judicibus) e tutorati dai docenti di classe accoglienti che in essi dovranno vedere delle “risorse” motivate e desiderose di cooperare, possano effettuare tranquillamente nel nostro istituto il proprio percorso di tirocinio (il cui metaprogetto è allegato), integrandosi realmente nel tessuto connettivo della scuola .
Sono state pertanto condotte le seguenti azioni preliminari:
A- individuazione , in fase di accoglienza, degli alunni portatori di atteggiamenti e comportamenti fortemente irregolari o provocatori e con una situazione di disagio non eventualmente segnalata dalla scuola di provenienza o dalla famiglia e individuazione di docenti-tutor di classe (ai quali si potrebbero affiancare i tirocinanti per avviare un lavoro di ricerca-azione sul campo)
B- recupero precoce di motivazione,interesse ed abilità di base per i ragazzi che hanno effettuato “passerelle” o che già in sede di accoglienza dimostravano gravi carenze al riguardo (tali attività possono essere condotte in compresenza o con l’ausilio del tirocinante nella fase degli IDEI o in situazione curricolare di classe aperta, di intervento individualizzato ecc.)
C- individuazione di attitudini ed emergenze positive per stabilire su quali punti di forza il curricolo dell'allievo possa puntare al fine di gratificarne le prestazioni evitando la demotivazione e la conseguente caduta d'interesse: customer satisfaction e analisi comparata ed incrociata tra risposte degli allievi e rilevazioni e segnalazioni dei tutor e dei coordinatori di classe affiancati dai tirocinanti
D- lettera di richiamo scritto per famiglie e servizi sociali dei comuni di appartenenza di allievi in obbligo scolastico iscritti al primo anno e non presenti a scuola ( anche qui i tirocinanti possono seguire personalmente, accanto al docente tutor, i casi a rischio ed i percorsi eventualmente preordinati per ciascun caso)
Il gruppo di supporto integrato si avvarrà dell’ausilio di esperti dell’orientamento afferenti alla formazione professionale, in modo da fornire ai tirocinanti utile modello di riferimento di percorsi integrati scuola-territorio-formazione professionale utili per"studiare" le emergenze sia quelle negative che quelle positive,intese nel senso di eccellenze.
Il gruppo effettuerà interventi individualizzati di tipo orientativo e approntando dei moduli specifici da utilizzare fino al verificarsi dei primi risultati positivi,tenendo conto che l'obiettivo finale dell'intero processo è sempre quello di un concreto e positivo "inserimento"dell'allievo nell'ambito dell'Istituto o di altri istituti (passerelle) se intende continuare nella scuola o comunque in percorsi “ufficiali” di alternanza scuola-lavoro (integrazione o compensazione) nell'ottica dell'autorientamento e dell'incremento dell'autostima.
Naturalmente per i ragazzi in situazione di grave disagio psicologico e comportamentale non segnalati come tali né dalla scuola di provenienza né dalla famiglia,si riterrà opportuno convocare i genitori onde procedere tempestivamente su due fronti:quello del disagio psicologico e della rimozione delle sue cause attraverso l'ausilio del personale specializzato al riguardo e quello del recupero della motivazione,dell'interesse e delle abilità inerenti allo specifico scolastico attraverso l'ausilio del gruppo integrato di supporto.
L'individualizzazione delle procedure consente di salvare i traguardi,non solo relativamente agli standards minimi che nell'ambito di ogni disciplina il ragazzo deve raggiungere ma anche per quanto concerne la utilizzazione e la giusta valorizzazione delle risorse emergenti, le cosiddette "eccellenze" affinché la scuola assolva in modo completo al proprio ruolo formativo.
Per quanto riguarda le emergenze negative, è necessario agire con tempestività,affrontando immediatamente i casi " a rischio"di quei ragazzi che presentino dei disturbi della personalità già evidenziati nel precedente ciclo di studi o intervenuti in un secondo momento e rilevati in seno alla fase dedicata all'accoglienza; su tali soggetti interverrà il "gruppo di supporto" al fine di progettare percorsi personalizzati o per piccoli gruppi adottando i moduli messi a disposizione dai docenti "tutori" e stabilendo tempi e modalità di intervento.E'stato rilevato, nel corso degli anni scolastici precedenti, che i ragazzi instabili, caratteriali, iperattivi o comunque con disturbi del comportamento sociale, accentuano le proprie difficoltà nelle ultime tre ore di lezione o comunque nella seconda parte dell'ora curricolare, concentrando i propri sforzi solo per un tempo massimo di 15 minuti.
La frequenza delle "uscite" dall'aula e del conseguente manifestarsi di comportamenti poco corretti nei corridoi e nei bagni da parte di questi allievi, si spiega proprio con una manifesta insofferenza alla posizione seduta o alla permanenza in aula dove, caduta l'attenzione (laddove ci sia stata sia pur nei primi dieci -quindici minuti) nei confronti delle attività collettive che richiedano comunque un certo grado di capacità e abilità ,qualsiasi richiamo o ammonimento da parte dell'insegnante diviene "costrizione" e genera sempre maggiore irritazione.
Il tirocinante, in accordo con il tutor e con il coordinamento del supervisore stilerà un progetto di intervento sottoforma di modulo che possa integrarsi perfettamente con la programmazione già redatta dal consiglio di classe, compensandola ed arricchendola. 
Ogni intervento dedicato al recupero di un allievo "difficile", deve prevedere attività che abbiano a che fare con il "vissuto" personale del ragazzo, al fine di indurlo a sentirsi protagonista non solo come soggetto apprendente ma anche come oggetto d'attenzione, studio, metacognizione per giungere alla capacità di autovalutarsi e dunque riorientare positivamente ed equilibratamente se stesso,inoltre è necessario che le lezioni si svolgano anche direttamente sul territorio,consentendo al ragazzo di sentirsi integrato correttamente anche "fuori"dalla scuola imparando le norme del comportamento sociale ed apprezzando le eventuali gratificazioni sociali che ne derivano.
tirocinanti afferenti al GdS devono incontrarsi settimanalmente con il supervisore di tirocinio per fare il punto sulle attività già avviate e programmare quelle seguenti:il piano di lavoro così definito costituirà la PDMS(Programmazione modulare di supporto) .

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MODULO TIROCINIO: FASE OPERATIVO-PROGETTUALE
Proposta elaborata da Marcella Rizzo e Maria Gabriella de Judicibus (ISV-Lecce)

TITOLO DEL MODULO: Il metaprogetto di tirocinio

DURATA: 40 ore c.a.

COMPETENZE DA CERTIFICARE IN USCITA
1. Conoscere ed utilizzare modelli e strumenti atti ad effettuare osservazioni sistematiche:studio dei casi 
2. Conoscere ed utilizzare tecniche di diagnosi del disagio scolastico 
3. Utilizzare, in prospettiva progettuale, modelli e teorie relativi alla pratica didattica.
4. Programmare strategie di gestione del gruppo classe.
5. Saper progettare un modulo didattico/disciplinare
6. Saper utilizzare, funzionalmente alla progettazione, tecniche valutative.
7. Saper interagire con gli organi collegiali in fase progettuale..

AZIONI PREVISTE

LANCIO E NEGOZIAZIONE
DISCIPLINA
Tirocinio diretto ed indiretto

N.F. Contratto formativo TIR / ISV 
ATTIVITA’ Incontro confronto tra TIR- ISV 
STRATEGIE Presentazione del modulo inerente al metaprogetto e riflessione sul percorso formativo.
Esplicitazione e condivisione di bisogni ed aspettative.
Individuazione di risorse, tempi ed obiettivi.
Analisi di fattibilità 

RISORSE UMANE TIR-ISV-IdC 
RISORSE STRUMENTALI Piano di lavoro SSIS e POF Istituto ospite. 
Documentazione pregressa del TIR.
Didattica modulare.

Schede funzionali alle attività ed alla strategie individuate. 

AZIONE 1


DISCIPLINA 
N.F. Valutazione diagnostica e di processo 
ATTIVITA’ Utilizzazione e elaborazione di
sistemi e strumenti valutativi 
STRATEGIE Costruzione di percorsi e strumenti pragmatici 
RISORSE UMANE TIR/ISV/IdC e Esperti dei Laboratori didattici 
RISORSE STRUMENTALI Indicatori di valutazione
Criteri docimologici
Modelli e schemi valutativi differenziati 
AREA DI INTEGRAZIONE Esperienze personali e/o pregresse del TIR
Esperienze professionali dell’ISV 
VERIFICA Utilizzo funzionale al progetto degli strumenti metodologico-didattici elaborati 
CERTIFICAZIONE Attestazione delle competenze
1-2-3 

AZIONE 2
DISCIPLINA
tirocinio 
N.F. Programmazione di un intervento finalizzato 
ATTIVITA’ Utilizzazione di modelli e teorie finalizzata alla elaborazione di
un modulo didattico/disciplinare 
STRATEGIE Riflessione, analisi e confronto sull’utilizzo della didattica modulare sia dal punto di vista teorico sia sotto l’aspetto pragmatico 
RISORSE UMANE TIR/ISV/IdC e Esperti dei Laboratori didattici 
RISORSE STRUMENTALI Percorsi modulari 
AREA DI INTEGRAZIONE Ricerca/azione sulla base dell’integrazione tra esperienza personale e ricerca teorica 
VERIFICA Utilizzo funzionale al progetto della didattica modulare 
CERTIFICAZIONE Attestazione delle competenze
4-5 

GRUPPO DI SUPPORTO INTEGRATO:A.S.2002-2003
Elenco tutor e tirocinanti

Classe di abilitazione 43/50 A
1-Ornella Garrisi tutor di Emanuela Colonna 
2-Lucia Marra tutor di Loredana de Santis
3-Giuliana Patarnello tutor di Leo Raffaella
4-Francesca Vitti tutor di Pellecchia Anna Rosa
5-Giuseppe Fuso tutor di Milillo Maria Antonia
6-M.Vittoria Panico tutor di Ponti Benedetta ( prime classi settore moda)

Classe 45/46 A Lingua Straniera
1-Elvira Tebano tutor di Biscozzi Caterina
2-Silvana De Donno tutor di Alba Paola

TIR Sostegno Area logico-matematica e Area linguistico-espressiva
1-Patrizia Riva tutor di Paola Toto 
2-“ “ di Gabriella Franco
3-Adriana Apollonio tutor di Liaci Irene 
4“ “ di Alessandra Scognamillo 
5-Antonio Scordari tutor di Anna Maria Venere
6-Isabella Alberone tutor di Daniela Stefanelli

Ciascun tutor ha compilato, al termine dell’intervento, la scheda in allegato che ha consentito di effettuare un bilancio del progetto in termini di efficacia.

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Bilancio del Progetto “Gruppo di supporto integrato”:IP”A.De Pace”-Lecce/SSIS-Puglia
A.S. 2002-2003
Referente del progetto:Prof.ssa Maria Gabriella de Judicibus (ISV-SSIS-Puglia-Università di Lecce)

Quest’anno, il progetto si è attivato con 12 docenti accoglienti che hanno coprogettato con i rispettivi tirocinanti interventi mirati al recupero, rinforzo e potenziamento delle abilità e capacità afferenti all’area linguistico-espressiva e logico-matematica.
Sono stati assegnati, infatti, al nostro istituto (in convenzione con la Scuola di Specializzazione Interateneo di Puglia) tirocinanti specializzandi non solo per le classi di concorso relative all’insegnamento della Lingua Italiana e della Lingua Straniera ma anche per la classe di concorso
relativa al sostegno nelle aree linguistico-espressiva e logico-matematica.
In armonia con le direttive ministeriali e con il piano di lavoro degli insegnanti-tutor, i progetti di tirocinio sono stati improntati alla massima collaborazione tra Istituto accogliente e tirocinanti, in quanto questi ultimi sono stati visti nell’ottica della “risorsa” didattica ed affettiva, mentre i tutor hanno potuto offrire a ciascun futuro docente la possibilità di “sperimentare” sul campo, le metodologie e strategie più efficaci in termini di feedback cognitivo ed emotivo.
Dalla scheda sinottica che ciascun tutor ha compilato e dalla attenta analisi delle relazioni di tirocinio effettuate dai giovani tirocinanti al termine del loro periodo di permanenza nell’Istituto “A De Pace”, emergono dati confortanti che vengono suffragati dai risultati scolastici ottenuti dagli allievi sui quali sono stati condotti gli interventi.
Le relazioni sono visibili su richiesta, regolarmente protocollate e inserite nel nostro Centro di Documentazione.
Gli interventi sono stati di vario tipo:si è data la possibilità ai tirocinanti di concordare la tipologia dell’intervento stesso e di scegliere le modalità di attuazione dello stesso; ciò ha comportato la possibilità di lavorare per gruppi di livello, convenendo di assegnare al tirocinante il recupero, il rinforzo o l’eccellenza.
Sono stati effettuati interventi individualizzati in itinere specialmente per l’area linguistico-espressiva, fondamentale nelle prime classi in quanto i processi di testualizzazione e decodifica testuale sono alla base di qualsiasi apprendimento disciplinare.La codocenza guidata ha consentito al docente-tutor o al tirocinante di posizionarsi accanto all’allievo in difficoltà aiutandolo nella decodifica del testo, nella sua analisi e/o interpretazione sui vari livelli, nella riscrittura e nella produzione guidata di nuovi testi (schemi, sintesi, grafici, tabelle, mappe concettuali ecc.)anche in discipline diverse dall’Italiano ma sempre veicolate attraverso la nostra lingua storico-naturale.
L’Educazione Linguistica, proprio per la rinnovata attenzione dedicata dai programmi ministeriali, al testo ed ai processi cognitivi di testualizzazione, è attualmente molto curata sia dall’Università sia dalla Scuola di Specializzazione post-laurea, per gli studenti e specializzandi dell’indirizzo linguistico-letterario; ciò ha consentito di mettere a frutto gli studi teorici ed i laboratori didattici della scuola di specializzazione frequentata dai tirocinanti, trasformandoli in utile prassi con funzionale ricaduta sui nostri allievi.
Anche in termini di potenziamento, il progetto ha funzionato perfettamente, in quanto la presenza della “risorsa”tirocinante ha reso possibile dedicare tempo e spazio alle “eccellenze”, studiando percorsi per gruppi che hanno potuto accontentare e gratificare anche i “migliori”, spesso portati a segnare il passo con conseguente caduta dell’attenzione o dell’impegno. 

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO “A. DE PACE” LECCE A. S. 2002-2003
GRUPPO DI SUPPORTO INTEGRATO-SCHEDA INTERVENTO
a cura di M.Gabriella de Judicibus

DOCENTE TUTOR:


TIROCINANTE:


DISCIPLINA/E:


CLASSE:



NUMERO DEGLI ALLIEVI SU CUI E’ STATO EFFETTUATO L’INTERVENTO E TEMPO DEDICATO A CIASCUNO DI ESSI ( IN MEDIA):



TIPO DI BISOGNO RILEVATO ( COGNITIVO PER L’AREA...., AFFETTIVO, RELAZIONALE, COMPORTAMENTALE, DI ORIENTAMENTO ECC):







TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO EFFETTUATO ( RECUPERO, POTENZIAMENTO ECC.):




RISULTATI:


Firma del docente tutor 

 

Oggetti didattici
Possono considerarsi “oggetti didattici” prodotti nell’ambito delle attività di recupero e potenziamento condotte dal gruppo di supporto, le esperienze contenute nell’e-book elettronico “Il Drago” frutto del Laboratorio di Scrittura Creativa diretto dalla prof.ssa Maria Gabriella de Judicibus ( referente del progetto GOLD “Gruppo di Supporto” e coordinatrice del Gruppo di Supporto Integrato ) inserito nel piano dell’Offerta Formativa del De Pace e scaricabile da questo link.

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